Un'altra bufera sull'A24 chiusa

TERAMO – Lo diciamo da due giorni e questa mattina è stato addirittura l’onorevole Antonio Tancredi, dagli studi di Teleponte, a rincarare la dose e rinforzare la polemica e l’accusa. Lo scandalo dell’autostrada A24 chiusa per tre giorni fa infuriare la polemica. Sotto accusa la società "Strada dei Parchi". Tancredi è andato giù pesante: ha chiesto che proporrà attraverso il figlio senatore, la nomina di una Commissione d’inchiesta parlamentare su come è stata gestita, in maniera personalistica e irrispettosa della funzione di servizio pubblico, la vicenda autostrada nell’emergenza neve. Tancredi è stato protagonista in prima persona del blocco parziale (quello definitivo c’è stato venerdì intorno alle 17:30) del tratto autostradale che collega il versante adriatico a quello tirrenico del Paese ma soprattutto dell’impreparazione e della superficialità del personale della società che lo gestisce. Per tre giorni non ci sono state informazioni certe sul perchè del blocco e sui tempi e modi della riapertura: centinaia e centinaia di automobilisti sono rimasti intrappolati all’interno delle gallerie e ai caselli, raggiungere da Roma l’Abruzzo è durato in media due giorni, attraverso percorsi alternativi micidiali, a meno della decisione di affrontare tutta la Salaria e poi decidere di salire la Capannelle o via Rieti transitare per l’Ascolano. Mezzi e strumenti per affrontare il ghiaccio e la neve non disponibili o insufficienti, tempi di intervento dilatati inspiegabilmente: si tratta di servizi fondamentali che rientrano nell’acquisto che l’utente-automobilista fa pagando il salato pedaggio. Ma oltre ciò l’autostrada è un servizio pubblico essenziale e come ha sottolineato lo stesso Tancredi, non può essere chiusa e riaperta a piacimento. «Il gruppo Toto con i mezzi che ha disposizione avrebbe rimosso la slavina di Carsoli in quattro ore e invece ne sono servite 28.. – ha detto in televisione -. Adesso sarebbe il caso di sapere il perchè». Una tirata di orecchi è arrivata anche ai prefetti: «Gli amministratori e i prefetti dovrebbero capire che sono loro i protagonisti in questi momenti: ma non è così. Devono riappropriarsi dei loro ruoli, farsi rispettare e far rispettare i diritti dei cittadini». E su questo aspetto ha toccato un tasto dolente. Che non riguarda soltanto l’autostrada. Se non risulta infatti che il prefetto di Teramo sia intervenuto per conoscere e capire i perchè di una chiusura così prolungata – o almeno non ci è stato comunicato e se sì saremmo contenti di saperlo, anche oggi -, risulta invece che lo stesso rappresentante di Governo, sentito il sindaco Brucchi, nonostante sia stato consigliato e sollecitato in tal senso, non ha ritenuto di ordinare la chiusura degli uffici pubblici. In ogni caso, dopo la bufera di neve di venerdì, sull’autostrada A24 si sta per abbattere un’altra bufera perchè sembra essere pronta la resa dei conti nei confronti di una società che sembra essere pronta soltanto a comunicare tempestivamente l’aumento delle tariffe di percorrenza. Oltre a Tancredi, infatti, sollecitazioni in tal senso arrivano anche da Pagano e da Chiodi.

Pagano: «Società dei Parchi in IV Commissione». Il Presidente del consiglio regionale d’Abruzzo, Nazario Pagano, ha annunciato che chiederà nella prima seduta utile, "l’audizione dei vertici della società ‘Strada dei Parchi’ in Quarta Commissione, perchè forniscano chiarimenti su quanto accaduto negli ultimi giorni sulle autostrade A24 Roma-L’Aquila-Teramo e A25 Torano-Pescara". «I disagi che si sono verificati su quelle autostrade durante le nevicate degli ultimi giorni – puntualizza Pagano – non possono essere imputati solo all’eccezionalità dell’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla regione. E’ stata invece palese la totale assenza di un piano coordinato per la gestione dell’emergenza. E questo non è tollerabile, anche perchè si tratta del principale corridoio di collegamento tra il versante tirrenico e quello adriatico, che attraversa zone densamente
popolate, che non dispongono di una viabilità alternativa adeguata. Era dunque indispensabile mantenere la piena efficienza e operatività delle autostrade. Così non è stato e pretendiamo delle risposte. Anche perchè abbondanti nevicate su un’arteria che attraversa l’Appennino, non sono poi così improbabili".

Chiodi chiede relazione all’Anas. Dopo i pesanti disagi registrati in questi giorni nei tratti autostradali abruzzesi, flagellati dalle forti nevicate, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha chiesto una dettagliata relazione all’Ispettorato vigilanza dell’Anas. L’organo di controllo è chiamato ad accertare se vi siano state inadempienze da parte del gestore dell’autostrada dei Parchi.

Possibile una class action per chiedere i risarcimenti. La società Strada dei Parchi Spa potrebbe essere oggetto di richieste di risarcimento, le migliaia di persone bloccate a causa della neve fuori nei caselli autostradali, dai quali erano stati fatti uscire forzosamente, si stanno organizzando per una istanza collettiva, una sorta di class action, nei confronti della Spa che gestisce le due arterie autostradali. In particolare, passeggeri di un pullman che da Roma era diretto nelle Marche, rimasti bloccati a Carsoli dalle 24 di venerdì alle 21 di sabato, si sono organizzati con un avvocato anche lui tra le persone in panne, per fare un’azione legale. Queste persone sono rimaste bloccate insieme ad altre mille cittadini ed hanno dormito nelle sedi del comune e delle scuole. Da quanto si è appreso, altri gruppi si stanno organizzando con il passa parola sui social network."Ci stiamo organizzando – ha spiegato il manager marchigiano Gaetano Assenzi -. Sulla vicenda ci sono molte cose che non hanno funzionato. E’ stata una odissea nella quale di positivo registriamo solo la solidarietà del sindaco e degli amministratori di Carsoli e di molti cittadini. Per il resto siamo stati lasciati soli, senza informazioni soprattutto da parte della società autostradale. Tra le anomalie denunciate da Assenzi, il perchè
"ci hanno fatto partire alle 17 da Roma, dove invece ci saremmo potuti organizzare meglio per la notte". "Invece – continua siamo arrivati a Carsoli alle 21 per essere poi ricoverati nelle sedi comunali alle 24. A Carsoli c’erano 18 autobus, tra cui alcuni bipiano, e una marea di macchine ferme. Per ripartire è stato ancora peggio: ci hanno fatto entrare sul pullman alle 14 per poi partire alle 21, scortati dalla polizia stradale, dopo tantissimi cambiamenti di strategia. In quel lasso di tempo è arrivato anche il prefetto dell’Aquila. Alle 24 eravamo a casa con l’autostrada che era in condizioni normali". Ultimo accenno alle anomalie è al fatto che "nessuno è riuscito a spiegarsi  la partenza di un pullman sabato mattina alle 10,30 in direzione Roma. Forse erano persone più importanti di noi".

L’Anas: «Già dal 3 febbraio c’era un’ispezione». L’Anas comunica, anche in riferimento ad una pubblica richiesta del Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e del Presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Nazario Pagano, che l’Ispettorato Vigilanza Concessioni Autostradali di Anas (IVCA) ha già aperto nella stessa giornata in cui si sono verificati i primi disagi – venerdì 3 febbraio – una procedura di ispezione per l’emergenza neve sulla A24-A25. Compito della ispezione, che è stata notificata dall’Ufficio ispettivo di Roma lo stesso venerdì 3, è quello di trovare riscontro sulla effettiva ottemperanza da parte della società concessionaria alle procedure previste per la gestione dell’emergenza neve.